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Come comportarsi a un colloquio di lavoro: la comunicazione non verbale

La comunicazione non verbale è un elemento fondamentale per una buona riuscita del colloquio di lavoro.

I selezionatori ascoltano con attenzione ciò che dite ma sanno leggere anche gesti e atteggiamenti e ne traggono informazioni sulla personalità del candidato.

In pratica, bisogna fare attenzione non solo a cosa si risponde al selezionatore ma anche a come lo si fa!

La comunicazione non verbale è, in estrema sintesi, il linguaggio del corpo: il tono della voce, il colorito, la respirazione, il contatto visivo, la gestualità, la postura e la prossemica, cioè il modo in cui ci si rapporta allo spazio circostante. I selezionatori ascoltano con attenzione ciò che dite ma sanno leggere anche gesti e atteggiamenti e ne traggono informazioni sulla personalità del candidato.

Qui di seguito vengono elencati 7 accorgimenti in grado di migliorare sensibilmente l’impressione che diamo di noi, oltre a quanto diciamo:

  • Date una stretta di mano sicura al recruiter, quando vi presentate, e accompagnatela con un sorriso: trasmetterete sicurezza e tranquillità. Cercate di non essere troppo molli o troppo vigorosi, e di comunicare, fin dall’inizio, sicurezza e determinazione;
  • Non sedetevi prima di essere invitati a farlo e aspettate che il selezionatore si sieda per primo; se siete già seduti, in attesa, alzatevi quando arriva il selezionatore;
  • Fate attenzione anche a come state seduti: per evitare di iniziare a giocare con le mani e a tamburellare i piedi, atteggiamenti che possono trasmettere tensione, oppure di assumere una postura di ‘chiusura’ (cioè gambe accavallate e braccia conserte), può essere un ottimo metodo lo stare seduti composti con le mani appoggiate sul tavolo;
  • Stabilite, e mantenete, un contatto visivo con il selezionatore, anche qualora siate in difficoltà. Se abbassate gli occhi durante la risposta, infatti, potreste ‘tradire’ il vostro disagio, al di là di quanto rispondete;
  • Fate trasparire interesse per quanto vi dice il recruiter con cenni di assenso a cui far seguire domande pertinenti: rafforzerete la percezione di interesse per il colloquio;
  • State attenti all’aspetto paraverbale della comunicazione, alla voce, nelle variabili di volume, tono e velocità: trasmettete tranquillità, sicurezza e interesse ricorrendo, ad esempio, ad un volume non troppo basso per non far trasparire insicurezza;
  • Per finire, cercate di essere il più naturali possibili: ricorrere in modo didascalico a queste accortezze potrebbe farvi sembrare troppo ingessati ed avere effetti controproducenti.Alcuni di voi penseranno che apparire naturali in una situazione di colloquio di lavoro dove bisogna anche tener conto degli aspetti non verbali della comunicazione non è per nulla facile ma ci si può lavorare!

Quindi il consiglio finale è: pensate a quali, fra gli atteggiamenti sopra menzionati, vi vengono naturali e quelli sui quali potete migliorarvi e lavorateci su!

Considerate anche un altro aspetto: apprendere le basi della comunicazione non verbale può aiutarvi a decodificare il comportamento del Recruitere a farvi un’idea più accurata di come può essere andato il colloquio.

 

Leggi anche il nostro piccolo vademecum per prepararti ad affrontare il colloquio di lavoro in tutte le sue fasi.


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2 Commenti

  1. Veronica
    26/09/2018 at 8:35 am — Rispondi

    Ciao Sto scrivendo una tesi di laurea sulla comunicazione non verbale nel colloquio di lavoro. Sapresti indicarmi altri articoli su questo argomento?

    • 26/09/2018 at 1:01 pm — Rispondi

      Buongiorno Veronica,
      potresti approfondire la tematica e in generale l’argomento colloquio di lavoro leggendo alcuni testi citati in questo articolo di Repubblica.it.
      Oppure potresti fare una ricerca mirata su internet, i motori di ricerca ti potranno indicare moltissimi articoli che affrontano l’argomento, come ad esempio quello di ClicLavoro.gov.it.
      In bocca al lupo per la tua tesi,
      a presto!
      FourStars

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