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Intervista a Davide Monaca – Responsabile Selezione

Entriamo in FourStars per conoscere i professionisti delle diverse aree che compongono l’azienda. Oggi intervistiamo il nostro Responsabile Selezione, Davide Monaca, che ci racconta il percorso con cui è giunto a ricoprire il proprio ruolo e ci svela qualche segreto del mestiere.

Cosa ti ha spinto a scegliere di lavorare nel mondo delle risorse umane e cosa hai fatto per raggiungere questo obiettivo?

Ho scoperto il mio interesse per queste tematiche studiando Organizzazione Aziendale, al secondo anno di università. La mia è stata una vera e propria illuminazione: non ho esitato un momento a pensare che mi sarei occupato di risorse umane una volta entrato nel mondo del lavoro.

Per raggiungere questo obiettivo ho dovuto affrontare diversi colloqui e superare il pregiudizio, tutt’ora esistente, nei confronti di chi, dopo un percorso di studi in ambito economico, decide di virare verso una carriera professionale in ambito umanistico.

Dopo la laurea ho frequentato corsi di formazione che includevano uno stage conclusivo, ottenendo così la possibilità di fare esperienza nell’ambito dell’organizzazione e nel campo dello sviluppo organizzativo. Queste esperienze mi hanno accreditato nel settore ed è arrivata la possibilità di lavorare presso una società di ricerca e selezione del personale come Responsabile Selezione.

Di cosa ti occupi in FourStars?

In FourStars ricopro il ruolo di Responsabile Selezione. Mi occupo di ricerca e selezione di profili impiegatizi, junior e senior. Collaboro con l’area Commerciale al fine di acquisire e gestire nuovi clienti e coordino l’Area Politiche attive del lavoro.

Come si svolge un processo di selezione?

I lavori di selezione prendono avvio dopo opportuni contatti con i clienti che ne fanno richiesta.

Si attivano quindi canali di recruiting appropriati a seconda del caso: ricerca diretta (caccia/head hunting) o screening dei cv, finalizzati alla convocazione di candidati idonei.

Dopo lo svolgimento dei colloqui, si opera una stesura delle schede di valutazione, con conseguente invio delle rose di candidati selezionati ai clienti. Naturalmente rientra tra i compiti di un Responsabile Selezione anche il supporto a candidati e clienti durante le trattative.

Quali sono i canali principali attraverso cui svolgi la ricerca di profili e candidature? Quali sono i tuo tools preferiti?

I canali principali che utilizzo sono il sito di FourStars e il network personale. Tra i miei tools preferiti ci sono sicuramente Linkedin e i principali siti per la pubblicazione di annunci.

Quali sono le soft skills vincenti che un candidato dovrebbe avere?

Quando si parla di competenze non si può generalizzare, tuttavia alcune tra le abilità trasversali sono valide per tutti e sempre richieste. Possiamo citare, ad esempio: la puntualità, la flessibilità, l’apertura mentale, la positività, la propositività, l’autonomia intesa come capacità di attivarsi senza particolari input. Anche il problem solving e la propensione al cambiamento sono importanti, a mio avviso.

Nel corso della tua carriera hai incontrato innumerevoli candidati. Quali sono le domande che ti sono state poste più frequentemente? E quali i consigli più importanti che hai dato?

Una cosa che segnalerei è che, purtroppo, molto spesso i candidati non hanno domande da porre ai colloqui. Se le pongono, tendono ad essere banali. Invece è molto importante farne, sia per capire al meglio il contesto in cui ci si potrebbe inserire che per mostrare motivazione al recruiter.

Di solito i candidati chiedono informazioni riguardo al tipo di inquadramento, la RAL, l’indirizzo della sede dell’azienda. Suggerirei di approfondire anche altri aspetti, come ad esempio le possibilità di crescita, il tipo di ambiente, l’organizzazione in generale.

Per quanto riguarda i consigli ai candidati, è difficile fare esempi specifici perché ogni persona costituisce un mondo a sé. Quello che mi sentirei di consigliare a tutti è la formazione continua su tutti i livelli e lo sviluppo di flessibilità e apertura mentale.

Spesso si cambia lavoro pensando a cosa si vuole ricevere, mentre sarebbe importante iniziare a ragionare su cosa si può offrire rispetto ad un altro candidato e sul “perché dovrebbero scegliere proprio me”. Sono aspetti da tenere sempre presenti, soprattutto in fase di selezione, prima ancora che in una successiva fase di negoziazione.

Com’è cambiato il lavoro di un Responsabile Selezione con l’affermarsi dei social network?

Dal mio punto di vista, l’affermarsi dei social ha generato 2 fenomeni.

Innanzitutto, chiunque può improvvisarsi specialista del settore, Head Hunter o esperto di ricerca diretta: i social forniscono maggiori possibilità di reperire informazioni in tempi molto brevi. È  fondamentale, però, capire che le informazioni reperite sui social devono sempre essere verificate, forse ancor più che in passato, dal momento che viviamo in un mondo in cui si dà molto peso alle apparenze.

È inoltre interessante notare che i social hanno permesso di accorciare le distanze tra il Responsabile Selezione e i candidati, dando la possibilità anche ai candidati di valutare i recruiter stessi. Questo fenomeno, a mio avviso, è molto positivo poiché pone tutti sullo stesso livello, seppur con ruoli differenti.

Come gestisci il tuo Work Life Balance?

Fortunatamente mi trovo in un contesto in cui è possibile avere un certo equilibro tra lavoro e tempo libero. Nella maggior parte dei casi riesco a conciliare bene il lavoro con lo sport, lo svago e tutto ciò che avviene fuori dall’ufficio.

Quali sono i professionisti che segui e a cui ti ispiri maggiormente?

Seguo su Linkedin alcuni professionisti del mio settore, cercando di trarre esempio dai più affermati, ma non mi ispiro a nessuno in particolare.

Qual è il tuo sogno nel cassetto professionale?

A livello professionale, mi piacerebbe crescere sempre più in ambito Ricerca e Selezione, al fine di padroneggiare a 360° le tecniche di recruiting e la ricerca relativa ai profili di ogni livello di seniority e responsabilità.

Che consigli daresti ai giovani che vogliono diventare professionisti del recruiting?

Il primo consiglio che darei a coloro che vogliono avvicinarsi al mondo del recruiting è di studiare con serietà e curiosità e approfondire diverse tematiche utili ai fini della selezione, come ad esempio il linguaggio del corpo. Consiglierei naturalmente di fare tanta gavetta, a partire da ciò che il mercato offre, come ad esempio uno stage nel settore.

Suggerisco inoltre di dare importanza all’ascolto e di imparare a gestire al meglio la relazione con il candidato, comunicando in modo puntuale ed efficace senza considerarsi detentori di un potere che in realtà non esiste. È semplicemente un lavoro.

In sintesi: studio, ascolto, comunicazione, etica.

 


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